Data: 31/08/2015 - Anno: 21 - Numero: 2 - Pagina: 14 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Vittoria Leuzzi (Altri articoli dell'autore)
(Vittoria Leuzzi, l’autrice del tema che segue, è figlia del nostro attento e puntuale collaboratore dottor Giacomo. Nel 2014-15 ha frequentato la quinta elementare. Tra i suoi insegnanti Domenica Piroso, che, per vari e opportuni motivi, ci ha partecipato in visione l’interessante elaborato dell’alunna: noi gliel’abbiamo chiesto e la maestra, sentito il parere dei genitori, ha soddisfatto la nostra richiesta. Abbiamo pertanto il piacere di offrire ai nostri lettori un polivalente scritto, che è tanto piaciuto a noi e speriamo sia pure di loro gradimento. Per il resto… ogni commento sarebbe superfluo.) “RACCONTO LA MIA STORIA” Mi chiamo Vittoria Leuzzi e vivo a Badolato Marina. La nascita del mio paese risale al 1080, quando vi si insediò il duca normanno Roberto il Guiscardo. Oggi Badolato Superiore, pur essendo un paese quasi disabitato, ha ancora un grande fascino; esso ha una grande storia, tante tradizioni, una profonda cultura. La nostra maestra ha deciso di farci fare un progetto chiamato “Racconto la mia storia”. Con questo progetto abbiamo studiato alcuni modi di vivere dei nostri nonni: il lavoro, le cerimonie, i giochi dei bambini e la lavorazione dei cibi. Tutto questo ci è stato possibile grazie ad alcuni racconti tratti da “E uno, e due, e tre… racconti dal Sud”. Grazie a questi abbiamo capito che il modo di vivere è cambiato rispetto al passato: nel racconto “È roba nostra” Franciscuzza fu obbligata a sposare Peppi, tutti i matrimoni erano concordati dai genitori; nel racconto “Lo scherzo” si andava a caccia di topi fin da ragazzi e spesso per molti erano un cibo prelibato; nel racconto “Le mani grandi” due bambini furono costretti a lavorare per un pecoraio anziché frequentare la scuola o lavorare nei campi per il padre perché c’era molta povertà. Queste storie hanno suscitato in me la voglia di scoprire sempre cose nuove che riguardano il passato del mio paese e, ogni volta che vado a Badolato Superiore, mi sembra di vedere tutte le scene dei racconti: il via vai che un tempo c’era tra i vicoli, le vecchiette che filavano col fuso nel “mignanu”, i contadini che con i muli tornavano dai campi, i bambini che giocavano ad azzoppannànca o ad acchiappafèrru. Mi sembra di sentire perfino gli odori che inebriavano l’aria: l’odore del pane caldo, del mosto, del “vinicottu” e quello dei fichi secchi. Con questo progetto abbiamo potuto anche fare delle uscite didattiche: siamo andati sia a Badolato, per vedere da vicino i luoghi dei racconti, che alla sede dell’Associazione Culturale “La Radice”. In questa ultima abbiamo conosciuto e intervistato il professore Vincenzo Squillacioti, l’autore dei racconti. A Badolato Borgo siamo stati guidati da Mario Gallelli, presidente de “La Radice”. Abbiamo visitato alcune botteghe artigianali tra cui quella del fabbro, dove c’erano vari utensili che servivano a lavorare il ferro e la bottega del falegname dove erano presenti vari utensili tra cui la sega e la pialla… Grazie al progetto “Racconto la mia storia” in me si è accesa la voglia di conoscere le nostre radici. Ogni volta che apro il quaderno, in cui noi studiamo tutti i racconti, scriviamo ricette badolatesi e trascriviamo interviste ai nonni la mia curiosità prende il sopravvento. Credo che questo accada a tutti i miei compagni di classe perché ogni volta che la nostra maestra ci chiede di distribuire questi quaderni, facciamo salti di gioia. Per me questo progetto è molto importante e lo porterò per sempre nel cuore e, ogni volta che vedo foto dei miei nonni, immagino di tornare indietro nel tempo. Credo che conoscere il passato del nostro paese sia importante per poter vivere meglio il presente e preparare un futuro migliore. Quando avremo dei figli, dovremo dedicargli del nostro tempo, raccontando queste storie con l’intento di mantenere viva la piccola fiammella di amore per tutte le cose che hanno reso importante il nostro paese, gli abitanti del passato e quindi anche noi, oggi. Vittoria Leuzzi |